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NATURALISMO E VERISMO

Zola, Verga e la poetica del romanzo

Pierluigi Pellini

L'eclissi del narratore, la delega del racconto a una collettività popolare, l'impiego sistematico del discorso indiretto libero, la rappresentazione critica dei miti progressisti, la trasfigurazione del realismo in simbolismo: i tratti più affascinanti della poetica di Verga sono tutti desunti dal modello dell'Assommoir. Eppure, un pervicace pregiudizio continua (solo in Italia) a considerare Zola uno scrittore pre-moderno, fedele a un positivismo alquanto grossolano. Questo libro, apparso nel 1998 e ora riveduto e aggiornato per la nuova edizione Le Monnier, per primo ha offerto al lettore italiano un'introduzione affidabile e approfondita al naturalismo europeo, di cui il verismo costituisce un episodio certo importante, ma incomprensibile senza i necessari riferimenti ai Rougon-Macquart.
Pellini propone un originale percorso comparatistico attraverso le teorie letterarie di Zola e di Verga: ne rileva consonanze e differenze, ne studia il significato storico-ideologico, ne evidenzia le contraddizioni logiche, ne verifica le ricadute formali. La polemica contro il 'romanzesco', la crisi del personaggio eroico capace di suscitare l'identificazione del lettore, l'impersonalità, il finale aperto, l'espansione delle descrizioni, l'attenzione per il corpo, per gli oggetti, per le esperienze dei sensi, la crisi del romanzo storico e del romanzo di formazione sono i caratteri - in parte già modernisti - che contraddistinguono le poetiche dell'avanguardia naturalista e verista, sicuramente proiettate verso il Novecento.

Autore/i e indice

Autori

Pierluigi Pellini, nato in Svizzera nel 1970, dopo avere insegnato Letteratura italiana nelle università di Ginevra e di Grenoble, nel 2001 è diventato professore associato di Letterature comparate nella Facoltà di Lettere di Arezzo (Università di Siena), dove tiene anche corsi di Letteratura francese. Ha pubblicato numerosi saggi sulla narrativa europea degli ultimi due secoli, sulla poesia contemporanea e sulla politica universitaria italiana. Fra i suoi libri: L’oro e la carta. L'”Argent” di Zola, la ‘letteratura finanziaria’ e la logica del naturalismo (Fasano, 1996); La descrizione (Roma-Bari, 1998); Generi, ideologie, dettagli. Sul “Capolavoro sconosciuto” di Balzac (Lecce, 1999); Il quadro animato. Tematiche artistiche e letteratura fantastica (Milano, 2001); Le toppe della poesia. Saggi su Montale, Sereni, Fortini, Orelli (Manziana, 2004, seconda ed. ampliata, 2006); La riforma Moratti non esiste (Milano, 2006). Il suo più importante contributo allo studio della letteratura del secondo Ottocento, In una casa di vetro. Generi e temi del naturalismo europeo, è uscito per i tipi di Le Monnier (Firenze, 2004). È il curatore di un’ampia scelta dei Romanzi di Zola per i “Meridiani” (marzo 2010).

Indice

Premessa alla seconda edizione; 1. Due “ismi” screditati; 2. Radici storiche e ideologiche; 3. Un’avanguardia letteraria; 4. Fra poetiche e temi: i paradossi del naturalismo; 5. Per una conclusione: romanzi (im)possibili; Bibliografia.

Versioni e acquisto

  • Edizione cartacea

    PP. X+166 isbn: 9788800740074

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    PP. 176 isbn: 9788800741675

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