Le culture umane si caratterizzano per alcune sue variabili che rimangono costanti nel tempo e altre che invece subiscono variazioni. Il volume si propone di illustare la teoria secondo la quale l'organizzazione del pensiero umano in moduli contribuisce in modo particolare a spiegare la stabilità delle culture umane e, al contempo, la loro variabilità. Invocando esempi presi anche dal mondo animale, l'autore vuole dimostrare come il pensiero umano sia caratterizzato da una naturale predisposizione per l'acquisizione dei saperi culturali. I moduli cognitivi utilizzati dall'uomo sono sempre gli stessi e si rafforzano e si stabilizzano con il passare del tempo, dando vita ad una continuità di trasmissione di saperi culturali che va oltre ogni confine temporale e geografico. La differenza fra le culture è data invece da input artificiali esterni che variano di luogo in luogo, di tempo in tempo.
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